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Rocco Schifano / Senza categoria  / Un grande Amore  / amore per l’astratto

amore per l’astratto

Amo l’arte astratta in genere. La pittura astratta mi dà la possibilità di riconnettermi con le antiche energie, forze misteriose e gentili che mi accarezzano e mi fanno sentire parte del tutto, dandomi forza. Considero la pittura astratta e tutta l’arte astratta un meraviglioso strumento di conoscenza che permette di viaggiare liberamente nei propri spazi interiori, svincolati da qualsiasi forma costrittiva, giudizio e costruzione mentale e perciò totalmente liberi di andare e sperimentare.

Certo, dipingere un volto o un’intera figura, ad olio, costruendoli pian piano in senso classico, nel rispetto della forma oggettiva, in movimenti lenti, mi è sempre piaciuto. Sfumare il colore e sovrapponendo le giuste velature alla figura è sempre stato il mio forte.

Cercare di far trasparire da un volto un profondo sentimento come un senso di quiete o un sottile velo di tristezza; oppure esprimere attraverso di esso una certa sensualità o un’alone di mistero, l’ho sempre trovato affascinante. E in questo lento e attento procedere sentire i grandi maestri del passato, assaporandone gli antichi momenti.

Questa modalità “classica” di dipingere mi ha sempre aperto ad uno spazio fuori del tempo nel quale passato e presente si compenetrano. Ed è tutto così terribilmente affascinante! Ma c’è anche un caro prezzo da pagare, almeno per quanto mi riguarda: una gran parte di me taciuta che rivendica la sua espressione.

E così, intriso di questo sentimento, man mano che procedevo la forma perdeva sempre più la sua importanza. E senza quasi rendermi conto arrivo all’astratto. Che grande scoperta la pittura astratta e informale e che grande senso di libertà. Non più costretto nella forma e dalla forma che limitava la mia totale espressione, sono ora libero di esternarmi pienamente esprimendo tutte quelle energie, quei sentimenti più sottili e meno consapevoli che non potrei esprimere se avessi l’idea o il pensiero di una forma limitante.

Ora posso mettermi in gioco totalmente. Siamo anche corpo con le sue profonde verità, verità che giacciono negli anfratti più bui dell’essere. E la pittura astratta mi dà la possibilità di aprirmi a tutto questo e di conoscermi. Conoscermi attraverso me stesso, attraverso le Divine energie che mi animano e che rivendicano il proprio respiro. Ora il respiro si fa più ampio.

E più si va in profondità e più si va in alto, verso il cielo. Sembrerebbe un paradosso per la mente. Ma in realtà non lo è. Come un albero, che più si radica e più può estendere i suoi rami al cielo. Più si fa esperienza di se, senza giudizio, più si aprono le porte del cuore e della spiritualità.

Associo la forma nell’arte alla forma nell’educazione: più una persona è “educata” (inteso in senso prettamente formale e non come gentilezza d’animo), è più gli sfuggono quelle energie sottili e profonde che lo animano, o perlomeno ne impedisce l’espressione.

E penso quindi che ogni verità espressa dall’artista che si rifà all’astratto o all’informale si carichi di molti più elementi ed esprima più potenza….generalmente. Questo solo quando l’espressione artistica è vera, altrimenti c’è il rischio di conformarsi come accade spesso e di rendere tutto sterile e vuoto.

Rocco Schifano

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